venerdì 15 maggio 2009

Tempi duri per la Terra dei Cachi

Erano tempi duri per la Terra dei Cachi. Il Paese era nel bel mezzo di una guerra civile, diviso, frammentato, spezzettato in tanti piccoli staterelli. La gente aveva paura, tanta paura. In alcuni posti si combatteva con le armi, in altri solo con le parole. Alcuni sostenevano che feriva più il fucile, altri che feriva più la tv. Il popolo della Terra dei Cachi, represso e costretto a sopravvivere nelle maniere più degradanti, contava di fuggire. Non c'era più lavoro, per i più fortunati; non c'era più la possibilità di scendere in strada senza il rischio di beccarsi una pallottola, per i più sfortunati. I capi, i cosiddetti Caconi, erano rintanati nei loro rifugi di fortuna. Alcuni, si vociferava, erano riusciti a fuggire evitando i linciaggi. Altri ancora avevano invece acquisito più potere. La guerra, tuttavia, si spandeva senza freni in tutto il territorio, ed erano in molti a desiderare di evitarla. Ma come potevano farlo? Le alternative finora erano state di combattere a fianco del Cacone Maximo, oppure contro di lui. Chi voleva fuggire poteva farlo per terra o per mare. Ma dove andare?
La Terra dei Cachi era un posto pieno di tanta gente diversa, e purtroppo alcuni di questi si erano macchiati in passato di crimini e scelleratezze innominabili. Alcuni perché orgogliosi delle loro idee, altri orgogliosi dei loro soldi. Fatto sta che, sebbene non tutti fossero come costoro (anzi, molti erano brava gente), il mondo vedeva gli abitanti della Terra dei Cachi come creature terribili, pericolose, evitabili nel migliore dei casi, annientabili nei peggiori. Il resto del mondo stava infatti decidendo cosa fosse meglio fare della Terra dei Cachi: conquistarsela e dividersela? Liberarla, indebitandola di tale favore? Era un grosso dilemma, anche perché i Caconi erano molto ricchi e potevano comunque far comodo. Ma intanto che decidevano non potevano restarsene con le mani in mano. La situazione andava tenuta sotto controllo: gli abitanti della Terra dei Cachi andavano tenuti lì dov'erano - in quanto pericolosi, sporchi e malvagi - e non potevano permettersi di lasciarli emigrare.
E fu così che le frontiere vennero chiuse, e i barconi carichi di abitanti della Terra dei Cachi dovettero fare dietro-front dinanzi alle leggi di tutti i Paesi del mondo, che andavano sotto il nome di Decreti Sicurezza. Sicurezza dagli abitanti della Terra dei Cachi, troppo cattivi e diversi, e quindi rischiosi, per venir ammessi in altre terre.
Insomma, dicevo: tempi duri per la Terra dei Cachi.

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