martedì 29 maggio 2007

Facciamola finita

Che bello! Ho scritto un post su questo blog e questo è già l'ultimo.
Massì, ho deciso di farla finita una volta per tutta. Mi suiciderò giusto domani, perchè adesso devo finire i compiti di scuola (per domani). Vi chiederete perchè. Me lo sono chiesto anche io finchè non ho saputo il perchè. Me lo ha rivelato una cartina, quella che riveste il dolce cioccolatino chiamato Bacio Perugina. Il profetico e scricchiolante pezzo di plastica dettava a caratteri contornati con graziosi cuoricini: "Domani tu devi morire." Mi sono preso in panico e sono uscito dal ristorante con incontrollata frenesia lasciando la lina, la fra, la sore, la maga, la nina la pina e la santa maria (le mie migliori amiche, nda) a bocca asciutta (PS: ho rubato furtivamente una caraffa d'acqua uscendo).
Non è stato l'unico segno: proprio ieri mattina a scuola una delle bidelle che detesto di più delle altre, di solito addetta a chiamare chi deve uscire in anticipo per andare in segreteria e compilare il modulo, è entrata in scena con un muso mortifero ed ha dichiarato apertamente il mio nome, seguito da: "....deve morire." "??!" ".....ah, no scusate, deve uscire." Si è corretta, ma il mio pallido volto è rimasto tale fino a sera.
Basta allora, ho decisa, la faccio finita, una volta per tutte. Mi accoppo, e stavo già pensando ad un metodo infallibile: mi getterò dalla punta della torre eiffel con dei pattini ai piedi fino a schiantarmi a trecentosessanta chilometri orari contro una delle tante vecchiette di parigi. Lo so, non è originale, ma a me mi piace così, perchè è più meglio.
A parte queste piccolezze, avevo pensato anche ai fiori da mettere sulla tomba. No, anzi,. non la voglio la tomba, voglio che mi seppelliscano tre metri sopra il cielo, sempre che ci arrivino, perchè la troverò un vero angelo! ciao alla Fra, pina e santa maria, tvb tvtttttb ukdb mdsssnduemkspmtkkavue, pstmfqc, icmaeuaaktk kmdn, shuaklt!
addio a tutti! =)

lunedì 28 maggio 2007

Bruno (l'orso)

Come potete ben immaginare, a tutti, almeno una volta nella vita, capita di percorrere la A22 Modena-Brennero. Chi la percorre in macchina, chi in camper, chi in moto, chi in furgone, chi in camion, chi in biciletta, chi a piedi, chi in triciclo, chi in treno, chi in ginocchio, chi a piedi scalzi, chi in motoslitta, chi in slitta, chi in autobus, chi in autobus granturismo, chi in barca, chi in squad, chi a cavallo, chi in carrozza, chi di corsa, chi cammina piano piano, chi a nuoto ecc... ecc...
Comunque mi concentro su di me che la percorro in macchina o in camper (solitamente).
Stavo tranquillo, in corsia di sorpasso per superare una Yaris che procedeva a velocitàben più moderata della mia, andava tutto bene finchè, affiancata l'automobile volto la testa e scorgo il suo pilota.... Con orrore dipinto sul volto sbando leggermente, per fortuna il corso per piloti professionisti che ho fatto quando correvo al fianco di Ascari prese il controllo delle mie braccia e dei miei piedi recuperando l'assetto dell'automobile, decelerando e riposizionandomi dietro la Yaris.
Non ci credevo.... non potevo crederci, quello che avevo visto doveva essere un'allucinazione frutto delle sostanze chimico-eccitanti contenute nell 33 Red-Bull che ho bevuto durante il viaggio...
Quell'allucinazione era segno che avevo bisogno di un pit-stop all'autogrill, di una bella visita ai gabinetti, una sigaretta, un caffè, un po di schifezze dolci da mangiare per imbrattare l'auto, altra Red-Bull, Coca Cola e un menùcolazioneconpiadinabibitaecaffèacinqueeuroecinquanta.
Decisomi riprendo la yaris e tento il sorpasso per arrivare all'autogrilli il prima possibile, affiancata l'auto non potevo guardare, una sbirciatina veloce, tanto per essere sicuri fosse veramente un'allucinazione.
Giro la testa... Mio dio, ancora allucinazioni.... al volante della yaris era aggrappato un orso, un orso bruno, di quelli grandi, ma non un'orso bruno come quelli del circo che vanno con il monociclo, era un orso di quelli grandi grandi che ringhiano e sbavano e che capisci subito che sono cattivi e quando ne vedi uno per la prima volta dici "Cavoli quell'orso è proprio un orso bruno cattivo ma cattivo cattivo"
e se ne stava la, con le zampone brune curvo sul suo volante con gli occhi iettati di sanque e la bava che gli colava sul tappetino, diretto chissà dove sulla A22 Modena-Brennero.
Strizzo gli occhi, volto la testa e mi concentro sulla strada... non poteva essere vero... un'orso bruno che guida sulla A22... Ma dai...
Accendo la radio ma non ne fanno notizia su nessuna frequenza... Si si, è proprio un'allucinazione.
Comunque, finisco il sorpasso e cerco di non pensarci più di tanto mentre scendo dall'auto e mi dirigo all'entrata dell'autogrill. Appena dentro prendo tutto l'occorrente, mi dirigo alla cassa, pago, esco, carico la macchina e mi accendo una sigaretta, "Finalmente un po di relax, orsi piloti non esistono e io sto tranquillio tranquillo e non ci penso più, anzi sabato sera la racconto a tutti, chissa che ridere" sono li che aspiro una boccata di nicotina e mi sento battere un colpetto su una spalla "Grroowww Scusigrrr Signorrrrre avrebbe grrrooww da accenderegrrrr?"
La mia sigaretta inizia a tremare...
mi volto piano piano e il fetido alito dell'orso mi investe e mi riscalda....
infilo una mano in tasca, estraggo l'accendino che sprigiona una tremolante fiammella...
con una danza spasmodica la fiammella si dirige lentamente vicino allla sigaretta dell'orso bruno che aspira lentamente fino ad avere una bella brace rossa come il fuoco, rossa come i suoi occhi...
Io resto li imbambolato mentre l'orso bruno se ne va dicendomi "Grooww Bevarrrr meno grrrcaffè signore, non vedegrrrr com'è teso? grooww" mi fa un saluto con la mano e scompare nei gabinetti...
Da allora non riesco più a dormire tranquillamente, un'ombra bruna infesta i miei sogni e non credo mi abbandonerà tanto presto, la A22 Modena-Brennero la percorro solamente se sono accompagnato.

P.S. Si vedeva subito con una sola occhiata che era un'orso bruno cattivo cattivo, non come quelli del circo...

domenica 27 maggio 2007

Per qualche chip in più

In risposta al titolo postato da mio fratello.
Finalmente posso scrivere qualcosino anche io su questo blog, e mi scuso per non averlo fatto prima. Purtroppo ho avuto un tragico incidente e proprio da questo partirò a parlare, perchè tutto gira intorno al windows.
Stavo tentando di far partire il mio computer, e dopo una serie di ripetuti triple kick e mawari (tipici calci del karate) ho dovuto rassegnarmi all'idea che le maniere forti non servivano a nulla. Allora sono passato a quelle maligne. Coi computer bisogna parlarci, non sono mica uomini.
L'ho intimato ad avviarsi minacciandolo di resettare il bios, ma mi negava con una serie infinita di0 e 1 sullo schermo (i quali ho notato formavano una mano alzante il dito medio) e degli strani suoni provenire dall'interno dell'oscuro catorcio.
Ho persino chiamato uno specialista di computer, ma gli dato di volta il cervello dopo soli tre minuti, e abbiamo dovuto ricoverarlo per seri danni all'intelletto e vittima di offese strazianti. Avevo avvertito la mamma già dal principio: inutile chiamare specialisti del computer, per il semplice motivo che quello NON è un computer.
Il catorcio sembrava guardarmi nel silenzio della camera con un sorriso malizioso, mentre pensavo a come disfarmi della sua pensante oppressione. Cosa chiedevo? Solamente di utilizzare il suo sistema operativo, usufruire di un Servizio. Finalmente balenò l'idea! Mi ricordai del film "Jack Lo Squartatore" e di come gli scienziati riuscissero a lobomizzare i pazienti appliccando in tre parti del cranio dei colpetti con un solido martellino ed uno scalpello seghettato. Squadrai ancora una volta il catorcio e mi calai con brutalità nel garage. Presi martello, scalpello e ritornai in camera quando improvvisamente il computer era acceso e sullo schermo compariva la scritta: "Windows XP, Nightmare Edition" con una fottuta faccina che sorrideva - mi ricordava tanto il pagliaccio raccontato nel romanzo IT di S.King -
"Troppo tardi" Risposi, come se stessi consumando le ultime ore di vita con un umano in una crudele battaglia per l'uso del mouse. Rapidamente incisi lo scalpello nell'alimentatore della vittima che cominciava ad aprire programmi a caso sul desktop - tra cui l'iTunes con riproduzione su "Forgive me" di Bryan Adams. Niente da fare.
Il martello scese con forza contro la mia nuova arma mentre il cielo alle mie spalle si squarciava e la pioggia iniziò a scendere a torrenti. Un tuono illuminò la stanza per un solo momento prima del fatal colpo, ma non veniva da fuori: Era un lampo di luce uscire dallo stesso alimentatore che stavo colpendo e con questo la sua irrefrenabile scossa di trecentossessantasette volts che mi asciugava il corpo e avvizziva le mie carni. Continuavo a smartellare, fino a quando lo vidi sconfitto.
Difficile vedere sconfitto un computer, ma io SO quando giunge questo momento. Il sole ricomparve e io mi lasciai svenire con un conquistato sorriso fra le labbra. Mi portarono in pronto soccorso.
Sul computer comparve la scritta: "per un mesetto andrà come vuoi tu".
Ora sono ritornato dalla convalescenza e sembra che il pc sia a posto, mio padre ha dichiarato di aver semplicemente cambiato l'alimentatore. Certo, pensai io in quel momento, non avrebbe alcun interesse ad uccidere te.
Sto scrivendo in questo blog la testimonianza che qualcosa di vivo in questa stanza c'è, oltre a me,...

[...]

Ah, il gatto.

sabato 26 maggio 2007

Nemmeno fossi Nostradamus

Già prevedo le mie prossime 5 ore, appena lei chiama tutti noi partiamo e ci ritroveremo attaccati al suo campanello come dei coniglimannari schizzando bava tutto intorno e ringhiando come degli idrofobi per spaventarci l'un con l'altro e riuscire ad entrare per primi.
Ecco, messaggio arrivato "Partita, Scusate il ritardo..." In un turbinio di onde elettromagnetiche che vanno svanendo, fumi di scarico e polverisottili, capelli unti e calzini sporchi. Mi infilo un paio di calzoni, dei calzini, e una maglietta (Presumibilmente puliti).
Tiro la statuina di Pollon che ho sul comodino e il letto scompare lasciando spazio ad una piccola navetta uovo, mi ci infilo dentro che mi pare di essere il pilota di Goldrake che si prepara per una missione.
In un batter d'occhio la navetta uovo sfreccia e un tunnel buio sfiorando la velocità della luce fino a portarmi nel mio nascondiglio segreto.
Ed eccomi seduto nella mia auto, accendo i motori e viaaaaaaaaaaaa.
Pronto per andare a prendere Ale (Alessandro: uno dei coniglimannari. nda) salgo la rampa del cortile e, con immenso stupore, mi ritrovo senza benzina... ma porc@#*@@°*# e vabbè capita... Scendo dall'auto e la spingo dal benzinaio, per strada mi addormento 3 o 4 volte... Comunque arrio e il benzinaio non c'è...Al suo posto c'è un signore con una tunica blu e una barba bianca che mi guarda co sguardo severo e mi fa: "lei è rimasto senza benzina"
e io tutto ansimante
"E grazie al ca##@... Non ci vuole mica un geino... Ma chi ti credi di essere? Nostradamus?"
"Si" mi risponde secco e stizzito il veggente
Rimango un'attimo sbigottito pensando se prenderlo sul serio o no... Decido di no!

Alla fine la benzina non me la diede, a causa della mia sconsiderata maleducazione, in compenso so esattamante quando morirò, se avro o no dei figli, quanti ne avrò, come moriranno e quanti figli avranno a loro volta e via dicendo, mi ha detto anche quando sarà la fine del mondo.
e io ve lo dico così vi organizzate nel migliore dei modi: il mondo finirà entro le prossime 5 ore ma io non la vedrò, perchè come mi disse nostradamus con una mazza in mano ancora gocciolante della mia materia cerebrale mista a grumi di sangue e saliva:
"Sei proprio un gran maleducato... Io non sopporto i maleducati!"

Era meglio se questo post lo iniziavo così:
"Già prevedo i miei prossimi 30 minuti...."
Azz... sono già in ritardo.

Per un pugno di chip.

Non so bene come iniziare a parlarvene... è davvero drammatico quanto sto per raccontarvi. Non quanto l'Amleto, ma fa il suo effetto.
Mi resi conto dell'imminente tragedia solo quando piombai sorridente in camera mia, in tempo per vedere mio fratello alle prese con riti vodoo contro quell'entità pensante e malvagia denominata dai più come "pc". Gli chiesi: "Cosa succede, non funziona?", al che lui mi rispose: "Tranquillo, sono solo tre ore che provo ad accenderlo."
I suoi occhi infuocati mi intimarono ad arretrare e zittirmi, ed io, soprattutto dopo aver visto il pentacolo disegnato sul pavimento di fronte alla scrivania, obbedii. Un pò come John Constantine alla presa con i suoi demoni, il fratellino informatico tentò di esorcizzare quell'arcigno cumulo di chip, invocando il potere sublime del "pomo rosicchiato". Lo spirito di un Macintosh scese così fra noi due comuni mortali, frapponendosi come emissario divino tra noi e la "bestia". Tentò di prevalere sul posseduto, cercando di liberarlo dai virus e dai spyware, ma ben presto mi resi conto che era un'impresa che andava al di là delle sue capacità.
Lo spirito, esausto, si voltò verso quell'assatanato ed esasperato di mio fratello, e gli disse: "Figliolo, sei un povero sfigato! Comprati un Mac e torna a vivere!"
Dettò ciò si congedò, svanendo nel crescendo delle mie sganasciate.
Ma il problema non era risolto. I due secolari rivali, la maligna macchina pensante contro il piccolo uomo stanco di soffrire, erano ancora vivi e vegeti, pronti a darsi battaglia per qualche altro eone.
All'improvviso, l'inaspettata reazione dell'uomo sconfitto.
Gonfiandosi il petto, riempì la stanza delle sue urla cavernose, piene d'odio. Prese con entrambe le mani la macchina e aprì la finestra. Il demoniaco artefatto umano iniziò a lanciare disperatamente i suoi messaggi telepatici, cercando di indurci a risparmiarlo. Ma su di me le sue trame psichiche non ebbero effetto: sono solo un drugo cavernicolo con la mente piena di cose vecchie ed ammuffite, anti-tecnologiche ed anti-progresso. Non compresi la sua lingua e lui non poté far nulla per adescarmi. Per mio fratello, l'odio era troppo grande e la benedizione dello spirito Mac ancora attiva perché i suoi richiami ipnotici potessero fare effetto.
Un sibilo di agonia accompagnò il missile ferruginoso fuori da camera nostra.
Era fatta?
No.
Il lamento strozzato di una nonnina che passeggiava lì in quel momento testimoniò che la macchina aveva commesso un'altra cattiveria prima di impattare a terra e morire. Un sonoro crash con un camion ci fece capire che probabilmente per il pc era finita... e forse anche per la nonnina.
Qualche minuto dopo la sirena di un'ambulanza ci mise il timore che qualcuno tentasse di salvare il pc, ma infine ci rendemmo conto che era venuta per la vecchina. Ma un infermiere, sgomento più per la fine orribile del pc che per il trauma cranico della vecchina, mancò di chiudere bene gli sportelli dell'ambulanza, cosicché alla prima curva la barrella con la nonnina sfrecciò fuori imboccando la statale e incagliandosi al camion di poco prima.

I familiari del pc hanno acconsentito alla donazione dei pezzi di ricambio.

I funerali del pc si terranno il giorno 32/02/2012. I familiari del pc sentitamente ringraziano della partecipazione.

Mio fratello è stato rinchiuso in una casa di cura, ed ogni giorno gli servono mele per pranzo.

Ancor oggi non si hanno notizie della vecchia, ma le indagini di Chi l'ha Visto? fanno supporre si trovi in Patagonia.

venerdì 25 maggio 2007

Giornata noiosa oggi, noiosa e silenziosa...

Giornata noiosa oggi, noiosa e silenziosa...
non fosse per quegli uccellini che fischiettano sulle piante tutti gioiosi e saltellanti...
non fosse per il ronzio del pc e per lo stereo di mio fratello...
Giornata noiosa oggi...
non fosse che questa mattina mi sono svegliato dopo mezzogiorno che avevo tutto il letto bagnato...
cavoli, il pannolone non lo porto più da un bel po ed ero sicuro di riuscire a controllare tutto "l'impianto idraulico" anche durante la notte...
Scendo dal letto e scopro che il mio "impianto idraulico" lo controllo benissimo è quello della casa che è incontrollabile. Due metri d'acqua separano il pavimento dal letto su cui sono seduto.
"Strano che i fratelli e i genitori non si siano accorti di nulla"
Formulato questo pensiero sento gridare dal salotto:
"VIRARE DUE GRADI... MUOVERSI CIURMAGLIA!! ISSARE IL PAPPAFICO, AVANTI A TRIBORDO!" e in tono più sommesso "Nostromo mi dia il cannocchiale"
Mi getto nelle fredde acque della mia camera che neanche fosse il polo nord... e l'acqua era pure salata.
Nuoto tremando verso il salotto e l'acqua si fa sempre più tiepida, per poco non affogo vedendo la scena che si parava davanti ai miei occhi:
Mio padre, persona saggia e generalmente tranquilla, si trova in piedi su di una vasca da bagno (la nostra vasca da bagno) con una benda nell'occhio e un pappagallo-peluce sulla spalla. Mio fratello di fianco a lui è vestito tutto di blu con la giacca a doppia fila di bottoni dorati, un cappellino blu con la visiera corta e gli porge un cannocchiale (non fosse che è il tubo in cartone dello scottex). Seduto su quella imbarcazione l'altro fratello, il più piccolo, vestito di stracci, voga come un forsennato con due remi improvvisati (con delle sedie...).
Il PadrecapitanoimprovvisatoJacksparrow scruta l'orizzonte con il suo cannocchiale, tutto curvo sulla schiena per non cozzare la testa contro il soffitto, si ferma, mi ha visto... fa finta di mettere a fuoco le lenti del cannocchiale dopodichè urla al nostromo:
"UOMO IN MARE! GETTATE UNA CIMA"
e il Fratellonostromo tappandosi le orecchie
"Sissignoresignorcapitano"
e mi lancia li filo elettrico dell'abat-jour, io mi ci aggrappo saldamente e mi tirano su...
il Fratellorematoreagitatissimo si rimette a vogare e schizzare acqua da tutte leparti finchè non riusciamo ad uscire dalla finestra della cucina.
Stiamo ancora navigando per il mondo sommerso sulla nostra fidata e improvvisata barcavascadabagno, sono rimasto un po stupito quando ho chisto qualcosa da mangiare e il PadrecapitanoimprovvisatoJacksparrow mi dice di scendere sottocoperta che mamma sta preparando il pranzo.
ma da quando c'è una sottocoperta in una vasca da bagno?
beh, vi dico che c'è, si apre una piccola botola sotto i vostri piedi e "tac" vedi tua mamma che fa da mangiare e ti sorride...
Eh si...
Giornata noiosa oggi, noiosa e silenziosa...

martedì 22 maggio 2007

Antani e la Supercazzola (anche un'omaggio ad Amici Miei)

Come molti di voi ben sapranno c'è una regola, scolpita su di una roccia nascosta sul fondo di qualche oceano. La regola è questa: "quando ti serve qualcosa, e finalmente ti decidi a cercarla, non la troverai MAI".
Questa cosa mi è venuta in mente proprio perchè ha un pò a che fare con quello che mi è accaduto oggi...

Dunque: dovete sapere che io sto tenendo i soldi in un portafoglio logoro, pieno di buchi e tutto strappato che utilizzo già da svariati anni.
Ho fatto alcune ricerche in merito a questo portafoglio e ne ho trovato delle tracce del suo utilizzo che partono dal tardo neolitico fino all'era del bronzo, qui si perdono un po di date e la traccia sparisce ma ricompare negli anni in cui Artù inventò la tavola rotonda e su un documento ufficiale delle SS sembra che Hitler lo utilizzasse mentre mandava i suoi scagnozzi in giro per il mondo in cerca del Graal.
Ma questo ha poco a che fare con la mia avventura.

Comunque oggi mi ero deciso di cambiarlo e quindi decido di andare a vedere se c'era ancora quel taqquino di pelle nera (che carino che era) che avevo visto in un negozietto qualche tempo fa.
Arrivo di fronte al negozio e mentre cerco di combattere contro quella creatura infida e malvagia che ho sentito chiamare anche con il nome di porta....
Un vecchietto che sapeva di vecchio mi indica una targhetta: CHIUSO
e mi dice sorridendo:"Giovanotto, mi sembri antani... neanche con la supercazzola riusciresti ad aprirla quellla porta chiusa che non è aperta..." e mi sorride appollaiato sul suo bastone bitorzoluto...
Sentendo queste parole mi guardo intorno con fare sospettoso (ed esageratamente terrorizzato) e non scorgo anima viva o morta (tranne quella palla di fieno che attraversa il piazzale)... che fare?
Sono addirittura arrivato a pensare che quel cosino li tutto raggrinzito, che puzza di vecchio avesse appena pronunciato le parole magiche per lanciare l'incantesimo Confusione sul sottoscritto...

Beh, c'è riuscito perfettamente.

P.S. non ricordo perfettamente quello che disse mio cugino quando trovò se stesso, in tibet, qualche anno fa, ma suonava più o meno come quello che ho detto io quando mi sono ritrovato di punto in bianco davanti alla porta di casa poco fa, ed era:
"Ma che c***o ci faccio qui?"

domenica 20 maggio 2007

In un'assolata notte invernale...

Per ogni cosa, bisogna partire dall'inizio. Ecco, Adamo ed Eva si sentiranno nuovamente presi in causa, ma che stiano pure tranquilli, non ho intenzione di partire da quell'inizio.
Accadde proprio in una assolata (?) notte invernale, mentre approdavamo al nostro pub di fiducia con lo stomaco ancora in preda alle torture della pizza appena digerita, di avere un'idea geniale, ma così geniale che ad un certo punto un tipetto sospetto con tanto di pantofole con le punte attorcigliate ci chiese di fare per lui tre cose assolutamente irrealizzabili. Lo congedammo garbatamente buttandolo in mezzo ad una tempesta di sberle, ma tutto ciò ovviamente ci distrasse, facendoci perdere di vista l'idea geniale avuta grazie al contributo dello stomaco, che nel frattempo aveva preso a pensare autonomamente. Restii ad abbandonare così tale idea, rimanemmo in concentrazione per ben trenta sofferti secondi imponendoci di sfruttare al massimo i nostri miserevoli neuroni, nella speranza che almeno loro potessero fare qualcosa.
Alla fine, grazie soprattutto al contributo di una birra (anzi, della generosa cameriera che ce la portò, agghindata in perfetto stile "Ocktober Fest") riuscimmo a ricordarci la supercalifragilistichespiralidosissima idea partorita tra le acidità dei nostri stomaci pensanti. Indovinate cos'era: Creare questo blog!
Ecco, al sentire l'arrivo di tale cataclisma a Dio venne un infarto. Tutt'oggi non sa decidersi se fermare la guerra in Iraq o le nostre menti farneticanti.