domenica 27 maggio 2007

Per qualche chip in più

In risposta al titolo postato da mio fratello.
Finalmente posso scrivere qualcosino anche io su questo blog, e mi scuso per non averlo fatto prima. Purtroppo ho avuto un tragico incidente e proprio da questo partirò a parlare, perchè tutto gira intorno al windows.
Stavo tentando di far partire il mio computer, e dopo una serie di ripetuti triple kick e mawari (tipici calci del karate) ho dovuto rassegnarmi all'idea che le maniere forti non servivano a nulla. Allora sono passato a quelle maligne. Coi computer bisogna parlarci, non sono mica uomini.
L'ho intimato ad avviarsi minacciandolo di resettare il bios, ma mi negava con una serie infinita di0 e 1 sullo schermo (i quali ho notato formavano una mano alzante il dito medio) e degli strani suoni provenire dall'interno dell'oscuro catorcio.
Ho persino chiamato uno specialista di computer, ma gli dato di volta il cervello dopo soli tre minuti, e abbiamo dovuto ricoverarlo per seri danni all'intelletto e vittima di offese strazianti. Avevo avvertito la mamma già dal principio: inutile chiamare specialisti del computer, per il semplice motivo che quello NON è un computer.
Il catorcio sembrava guardarmi nel silenzio della camera con un sorriso malizioso, mentre pensavo a come disfarmi della sua pensante oppressione. Cosa chiedevo? Solamente di utilizzare il suo sistema operativo, usufruire di un Servizio. Finalmente balenò l'idea! Mi ricordai del film "Jack Lo Squartatore" e di come gli scienziati riuscissero a lobomizzare i pazienti appliccando in tre parti del cranio dei colpetti con un solido martellino ed uno scalpello seghettato. Squadrai ancora una volta il catorcio e mi calai con brutalità nel garage. Presi martello, scalpello e ritornai in camera quando improvvisamente il computer era acceso e sullo schermo compariva la scritta: "Windows XP, Nightmare Edition" con una fottuta faccina che sorrideva - mi ricordava tanto il pagliaccio raccontato nel romanzo IT di S.King -
"Troppo tardi" Risposi, come se stessi consumando le ultime ore di vita con un umano in una crudele battaglia per l'uso del mouse. Rapidamente incisi lo scalpello nell'alimentatore della vittima che cominciava ad aprire programmi a caso sul desktop - tra cui l'iTunes con riproduzione su "Forgive me" di Bryan Adams. Niente da fare.
Il martello scese con forza contro la mia nuova arma mentre il cielo alle mie spalle si squarciava e la pioggia iniziò a scendere a torrenti. Un tuono illuminò la stanza per un solo momento prima del fatal colpo, ma non veniva da fuori: Era un lampo di luce uscire dallo stesso alimentatore che stavo colpendo e con questo la sua irrefrenabile scossa di trecentossessantasette volts che mi asciugava il corpo e avvizziva le mie carni. Continuavo a smartellare, fino a quando lo vidi sconfitto.
Difficile vedere sconfitto un computer, ma io SO quando giunge questo momento. Il sole ricomparve e io mi lasciai svenire con un conquistato sorriso fra le labbra. Mi portarono in pronto soccorso.
Sul computer comparve la scritta: "per un mesetto andrà come vuoi tu".
Ora sono ritornato dalla convalescenza e sembra che il pc sia a posto, mio padre ha dichiarato di aver semplicemente cambiato l'alimentatore. Certo, pensai io in quel momento, non avrebbe alcun interesse ad uccidere te.
Sto scrivendo in questo blog la testimonianza che qualcosa di vivo in questa stanza c'è, oltre a me,...

[...]

Ah, il gatto.

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